Il Menù

Se dovessi descrivere con pochi termini le caratteristiche principali del nostro menù userei queste parole:   “la genuina semplicità della tradizione”.

Da sempre il nostro locale (…lo si evince leggendo la storia) ha seguito nelle sue proposte culinarie una linea conduttrice ben definita e dettata, sin dagli inizi, da nonno Giuseppe “Beppino”; quella della tradizione. Il locale che nasce ormai più di 60 anni fa muove i primi passi proponendo, agli avventori del luogo, poche e semplici proposte di ristoro, come del buon vino dei colli vicini accompagnato dal pane fatto nel forno a legna (posto fuori, in un angolo del vecchio casolare) e da qualche fetta di mortadella nostrale o di pecorino del pastore del luogo...

In seguito, forse, grazie anche ad un ambiente magico ed ad un’atmosfera serena, le piccole proposte si sono ampliate per soddisfare la costante richiesta degli habitué che sollecitavano nonna Amelia, conosciuta da tutti per la sua buona cucina, a preparare piatti “più importanti” come i tordelli o la trippa. Da lì, la piccola “osteria con mescita di alcolici” ha continuato il suo percorso crescendo nelle proposte e accontentando i propri clienti con altri piatti tipici, come il pollo alla brace, il coniglio in umido o la cacciagione…

Così negli anni l’osteria si è evoluta, non solo nei piatti proposti, ma anche negli spazi e nell’accoglienza, facendo fronte all’avvento dei clienti stagionali e diventando da li a poco la “Trattoria da Beppino” ed infine oggi l’Eno-Trattoria”.

Ma in tutto questo percorso, che ha visto l’avvicendarsi di tre generazioni, è rimasta immutata nel tempo la linea conduttrice del nostro menù, quella appunto della tradizione. E tradizione da noi significava soprattutto due cose: genuinità e semplicità.

Si servivano e si servono tuttora i prodotti di stagione di provenienza certa e possibilmente locale, per i quali esigiamo la genuinità delle materie prime, prediligendo quelli a filiera corta. La qualità di base è per noi la prima regola per proporre un buon piatto.

Successivamente quello che cerchiamo di fare è di offrire il prodotto come l’avrebbero fatto nonna Amelia e nonno Beppino 60 anni fa e cioè con semplicità, lasciando la parte di protagonista al prodotto e non al confezionamento.

Ovvio, il prodotto va esaltato, proponendolo nel modo e nella preparazione più giusta per quel determinato piatto… che, guarda caso, è quello che la tradizione di secoli ci ha insegnato.

Novani Dina e collaboratori