Eno-Trattoria Da Beppino

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Cene, degustazioni, eventi


Cena Degustazione Il Fritto E I Vini Di S.ta Caterina

Quella di ieri sera è stata una piacevolissima serata dove un particolare menù di solo “fritto” si è sposato, direi felicemente con i vini dell’amico Andrea Kihlgren dell’Az. Agr. Santa Caterina di Sarzana.
Il menù prevedeva come primo piatto delle acciughine fritte con della salvia che ha esaltato la fragranza e l’aromaticità dei vitigni Tocai e Sauvignon del Giuncàro (IGT Golfo dei Poeti 2009). A seguire sono state servite delle frittatine di verdure e del baccalà fritto degustasti con il Vermentino (DOC Colli di Luni 2009) che ci ha veramente entusiasmati per l’equilibrio, la pulizia, l’intensità e la piacevolezza che fanno di questo vino, a mio modesto parere, una delle massime espressioni del vermentino della costa tirrenica. Un Vermentino di spessore che, come ci dice lo stesso produttore, ama la vicinanza del mare e dello stesso ci regala, con la sua sapidità, sensazioni e ricordi.
Di seguito si è passati direttamente alla carne, con il pollo e gli scottadito di capretto fritti degustati con il Rosso colli di Luni (DOC 2007) a base di Sangiovese 65%, Merla (clone del Canaiolo) 35% che ben ha figurato con le carni ed anche con la “testicciola” ed il “cervello” fritto con i quali abbiamo anche degustato il Ghiarétolo (IGT Golfo dei Poeti 2006) Merlot in purezza che ci ha gradevolmente stupito per la morbidezza, la struttura e l’equilibrio espresso.

I commenti della sala, per i vini bianchi, sono stati pressoché concordi nell’esprimere la piacevolezza del Gincàro, l’eleganza e la struttura del Vermentino per quanto riguarda i bianchi che bene si sono abbinati al cibo…
Ottimi i commenti anche per i vini rossi per i quali concordo che l’abbinamento più indicato con le carni servite (comunque da considerarsi alla stregua di carni bianche) è stato quello del Rosso Colli di Luni che aveva una freschezza ed una tannicità tale da contrastare il fritto ma anche una struttura equilibrata e non predominante le carni. Il Merlot a mio parere è stata una cosa a sé, buono, ottimo, grande vino! … che effettivamente poteva esigere dei piatti più succulenti ed untuosi per dare il meglio di se.
E proprio sul Ghiarétolo sono nate le discussioni più grandi… soprattutto quando lo stesso è stato mantenuto in degustazione con il Marzapane!
Ebbene si! … memori di una degustazione fatta anni orsono (credo circa 15 anni fa) quando, insieme a Leone Ramacciotti e Augusto Guidugli (allora rispettivamente segretario e delegato AIS Versilia) indecisi sull’abbinamento migliore da proporre con il marzapane optammo per un vino rosso (allora una riserva di Chianti Classico…), abbiamo deciso di riproporre anche questa volta questo abbinamento bizzarro…
I commenti sono stati i più svariati: c’è stato chi a trovato l’abbinamento sbagliato, chi ha espresso perplessità (come Robè il barbiere), chi ha apprezzato la provocazione (come la maggior parte) e chi invece (come me!) l’ha trovato esaltante. Anche se difficile, a mio parere, per il tipo di cottura e di consistenza finale del nostro marzapane, che rimane più morbido e direi quasi “grasso”, l’abbinamento con un vino rosso, benché possa sembrare assurdo è un abbinamento ben riuscito per l’equilibrio che alla fine regala al palato, che rimane appagato per diversi minuti a seguire… affascinante!

Una nota finale vorrei dedicarla all’Az. Agr. Santa Caterina che ci ha regalato vini ottimi ed eleganti come il suo produttore direi, che ci tiene a sottolineare come nelle sue uve, nei suoi vini non venga aggiunto “nessun prodotto enologico”, eccetto piccole dosi di anidride solforosa in vinificazione e prima dell’imbottigliamento.
Un consiglio? Assaggiateli!

Daniele Lazzerini