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Cene, degustazioni, eventi


Obviusla cantinai tappila raccolta dei chicchi
La cassetta degli aromi

A cena con i vini Salcheto - Commento

Venerdì 11 aprile ’14

La nostra cucina con i vini dell’az. Salcheto.

Bellissima serata in compagnia dei vini dell’az. Salcheto di Montepulciano. Azienda relativamente giovane (ha iniziato a fare vino nel 1990) che, tuttavia, ha già un suo stile ben definito e valori importanti nel suo DNA. I circa 40 ettari di vigneto di età che varia tra i 5 e i 25 anni  sono rappresentati in prevalenza da Prugnolo Gentile (così si chiama il clone di sangiovese in queste zone) da Canaiolo e Mammolo, tutti vitigni autoctoni ad eccezione di un piccola particella di terreno dedicata al Merlot.

Stile e valori, come dicevo, legati alla filiera aziendale che prevede un’attenzione particolare in tutte le fasi della produzione del vino affinché l’uomo non intervenga in nessuna maniera, sia essa meccanica o fisica, nella naturale evoluzione della vite e successivamente dell’uva e del vino. In vigna si ricerca costantemente l’equilibrio della pianta intervenendo se necessario con metodi semplici e naturali, la raccolta dell’uva viene fatta a mano in piccole cassette subito trasportate in cantina, dove i chicchi vengono selezionati uno ad uno… Non volendo intervenire “chimicamente” per correggere eventuali difetti del vino, è necessario scartare tutti quei chicchi “difettosi” che potrebbero danneggiare il mosto e selezionare i migliori dalla buccia integra... In cantina la vinificazione avviene in vasche speciali dove la sola CO2 autoprodotta sostituisce l’intervento di pompe meccaniche… e poi per evitare l’uso di solfiti o altri additivi la maturazione avviene in vasche d’acciaio sotto pressione (realizzate in esclusiva per Salcheto) in assenza di ossigeno. Anche l’imbottigliamento avviene sotto pressione con l’utilizzo di tappi speciali per evitare la successiva possibile introduzione di ossigeno che potrebbe vanificare tutti gli sforzi fatti in precedenza.

Questa è la filosofia di vinificazione che si esprime in due prodotti, un vino rosato e un vino rosso di sole uve sangiovese ma soprattutto, come usano definirlo in azienda, un vino di sola uva, OBVIUS… tanto OVVIO che non ci aveva ancora pensato nessuno!

Ma SALCHETO non è solo questo… è anche SOSTENIBILITA AMBIENTALE, con una cantina completamente autonoma, senza l’uso di corrente elettrica e gas, dove “il risparmio di energia è la prima fonte di approvvigionamento”. Si lavora con la luce del sole che raggiunge la parte interna della cantina tramite dei lucernari che tramite sofisticati giuochi di specchi riflettono la luce solare a 15 metri sotto terra e la poca energia necessaria per il funzionamento dei macchinari viene fornita dai pannelli solari. La temperatura è controllata invece da un’ottima coibentazione di materiali isolanti e dall’utilizzo di una piccola centrale a biomasse che utilizza gli scarti vegetali dell’azienda, mentre il raffreddamento della temperatura in estate è mantenuto da una complessa rete di circolazione di aria e acqua nelle pareti e nel pavimento.

Sostenibilità ambientale legata anche dalla razionalizzazione dell’uso dell’acqua che viene raccolta in un laghetto alla base della cantina ed utilizzata nei momenti di bisogno. Una cantina quindi “Off-Grid” ovvero energeticamente autonoma con un controllo della gestione ambientale a 360°.

I vini degustati:

OBVIUS Rosato (90 sangiovese, 10 altri): Si sente che non è il solito vino. Gradevolissimo, piacevole leggermente petillant all’inizio. Schietto, si lascia bere e ti fa venire voglia di bere… pericoloso?! Con l’insalata di fave, pecorino e lardo è stato strepitoso!

OBVIUS Rosso di Montepulciano (100 prugnolo gentile):  Versione green del rosso di Montepulciano da uva scelta, proveniente dalle vigne più giovani di sangiovese. Sola uva, solo frutto, vero piacere. 4 mesi di acciaio e 6 mesi di riposo in cantina, prima di spiccare il volo. Come il rosato ma più strutturato, piacevolissimo, anche lui leggermente petillant all’inizio… colore carico, profumi inebrianti, al palato intenso e fresco… puro piacere di bere vino.

NB: OBVIUS Rosato e Rosso à aprire, versare e degustare dopo almeno 15 minuti!

NOBILE DI MONTEPULCIANO 2010: Ritengo il più bel vino della serata, il vino da avere nella propria esclusiva cantinetta. Elegante, strutturato dal profumo complesso, frutti di bosco, giustamente tannico, persistente, rotondo. Con la tagliata e con i fagioli schiaccioni, olio extravergine di oliva non troppo aggressivo, no sale, no pepe è a mio parere un vero abbinamento del “privilegio”. Nobile vino per regali tagliate.

NOBILE RISERVA 2010: l’azienda è alla ricerca di un vino importante e l’ha trovato! E’, a mio parere un vino ancora in divenire ma si presenta con una grande struttura un grande frutto, molto morbido, quasi grasso, sentori tipici ed altro… vinificato con il metodo del governo toscano (uve della stessa vendemmia fatte appassire e reinserite nel mosto) assume una consistenza e una rotondità importante che in altri vini viene raggiunta dall’inserimento di altri vitigni come il merlot. Nell’abbinamento con il piccione è parso leggermente sovrastante la carne succulenta, ma non grassa, e forse lievemente “dolce”… si è espresso meglio quando degustato con carne e patate insieme.

PIGLIATELLO: Una vendemmia tardiva di trebbiano e malvasia della vecchia vigna di Poggio Paglia prodotto nella maniera dei Souternes. La muffa nobile si fa sentire e rende questo vino complesso così da essere a mio parere quasi un vino da meditazione… e l’abbinamento con un, pur delicato, dolce pere e fragole ne è la riprova.

Azienda e vini da ricordare e seguire, non solo perché buoni, ma anche per quello che di buono c’è tutt’intorno ad una loro bottiglia di vino: natura, ambiente, sostenibilità sociale ed economica. L’attenzione a tutti questi valori si esprime a pieno nella confezione di due bottiglie di Salco, il loro vino più rappresentativo, che viene offerta al commercio in cassette di legno recuperato dai pallet (i pancali in legno), separate da un pannolino 100% biodegradabile che può diventare insieme a della terra il compost per coltivare, nella stessa cassetta, i semi di salvia e rosmarino presenti nella confezione…  affinché tutti possano realizzare un piccolo orto casalingo… Ovvio! No?

Desidero ringraziare per la serata l’azienda che è stata presente nella persona del responsabile commerciale Marco Sodini che ci ha illustrato la filosofia aziendale ed i vini, il rappresentante di zona Roberto Baldi per la disponibilità e la competenza, Leone Ramacciotti per i commenti ai vini e agli abbinamenti e tutti i clienti intervenuti.

Daniele Lazzerini